




Quante storie sono state vissute tra questi sedili logori, ormai testimoni silenziosi di vite passate. Ogni angolo di questo autobus abbandonato è intriso di ricordi e di emozioni, tracce invisibili di persone che si sono osservate, amate e conosciute. Qui, su questi stessi sedili, mani si sono sfiorate timidamente, sguardi si sono incrociati, dando vita a legami fugaci o duraturi.
Penso a tutti quegli studenti con gli zaini pesanti di libri e di sogni, seduti a chiacchierare tra una risata e l'altra, o a ripassare per l'ultima volta prima di un esame. Quei giovani volti, pieni di speranza e di ansia per il futuro, hanno lasciato un'impronta indelebile nel tessuto di questo autobus.
E poi ci sono i lavoratori, con il volto stanco e le mani segnate dalla fatica, che ogni giorno salivano a bordo per affrontare un'altra giornata, portando con sé preoccupazioni e pensieri, ma anche momenti di sollievo quando la giornata volgeva al termine.
Ogni sedile ha ascoltato segreti inconfessabili, ha sentito le vibrazioni delle cuffie che diffondevano musica nei cuori solitari e sognatori, ha visto occhi che si chiudevano per un breve riposo, e mani che scrivevano messaggi d'amore su vecchi biglietti di viaggio.
In questo spazio ormai abbandonato, riecheggiano ancora i passi frettolosi di chi era in ritardo, i saluti distratti di chi non sapeva che quella sarebbe stata l'ultima corsa insieme, gli sguardi furtivi di chi cercava un volto amico tra la folla. Quanti incontri casuali sono diventati amicizie, quante storie d'amore sono sbocciate tra un viaggio e l'altro, quante vite si sono sfiorate senza mai veramente incontrarsi?
Questo autobus non è solo un mezzo di trasporto abbandonato; è un archivio di emozioni umane, un museo di esperienze vissute. Ogni fotografia che vedrete è un portale verso quei momenti sospesi nel tempo, un invito a immaginare le storie non dette e a sentire il pulsare della vita che una volta animava queste pareti. Lasciatevi trasportare dalle immagini e ascoltate le storie che questo vecchio autobus ha ancora da raccontare