












BUS 657
Io e Gipsy ci siamo avventurati su un vecchio autobus abbandonato, il numero 657, che da anni riposa sui monti di Anthonyland, in attesa di essere demolito. Appena entrati, siamo stati avvolti dall'odore dei sedili consumati, migliaia di storie di viaggiatori sono impregnate in quei sedili. alcuni diretti al lavoro, altri a incontrare un amico, e altri ancora alla ricerca di un amore. Ogni istante ci portava sempre più in profondità in un universo di memorie dimenticate.
Ho immaginato le vite che sono passate di qui. Ogni sedile raccontava una storia diversa: c'era il posto dove un amore non è mai nato, due persone che si incrociavano ogni giorno senza mai trovare il coraggio di parlarsi. Ho visto il sedile di un giovane che partiva per cercare fortuna altrove, con un misto di paura ed eccitazione nel cuore. Poi c'era il sedile di una donna che ogni giorno viaggiava per vedere il suo amante, il loro amore proibito e nascosto tra le fermate di quell'autobus.
Volevo che Gipsy si sedesse su ognuno di quei sedili, come se potesse assorbire e rivivere quelle storie. L'atmosfera era palpabile, carica di una tensione erotica e malinconica. Siamo completamente soli, immersi in questo mondo sospeso nel tempo, come in ogni location qui ad Anthonyland.
Il caldo ha iniziato a farsi sentire, e i vetri si sono appannati, creando un effetto magico e intimo. Nonostante l'ampiezza del bus, ogni angolo sembrava raccontare qualcosa. Gli scatti che ho realizzato sono intrisi di questa intensità, di un viaggio che non riguarda solo la destinazione, ma le emozioni e le vite che lo attraversano.
Vi sto portando in questo viaggio che dura da sempre, nella mia vita, alla continua ricerca di malinconia ed erotismo. Il mio autobus non si è mai fermato e non si fermerà mai, sta a voi decidere se godervi tutte le fermate di questo viaggio, unico e autentico.